LEONE SU SEMAFORO ROSSO E GIALLO venetoonline.info LEONE MARCIANO CALPESTA SEMAFORO GIALLO ROSSO

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uomo libero

TRIBUNALE DI BASSANO DEL GRAPPA SEMAFORO ROSSO

Confesso

Sono proprietario in comunione dei beni di un piccolo annesso rustico nel comune di Bassano il località Vallison valore 50 mila euro.
A prescindere da questo sono un uomo libero.
Libero oggi domani non si sa, possiedo anche due querele per diffamazione aggravata a mezzo stampa, e mi state leggendo sul corpo del reato.

Le querele sono per mano di Arrighetti Stefano famoso inventore dei Tred , in realtà Lui è firmatario ed esecutore del mandato di altri.

Nella seconda querela Arrighetti chiede l' applicazioni di misure cautelari reali, forse il sequestro dei beni per eventuale risarcimento del danno.
I miei possedimenti positivi e negativi pertanto si equilibrano e danno somma 0,00000- zero.
Sono decisamente un uomo libero, almeno per ora.
Anche Arrighetti è un uomo libero, meglio sarebbe dire liquido perché ha alienato tutti i suoi averi
tanto per non correre rischi.
Nella mia libertà inseguo Arrighetti, nella sua Lui tende trabocchetti e serra i contatti con i compagni di merende.
I compagni di merende sono al vertice, ecco di quale vertice parlo:

Al vertice i poteri costituzionali,anziché distinti e bilanciati si sono fittamente intrecciati tra loro. Chi li gestisce fa parte dell'oligarchia, ciascuno degli oligarchi ha una sua area esclusiva di potere, che gli altri sono impegnati a garantirgli in perpetuo, a condizione naturalmente di godere del diritto di reciprocità. (TAYLERAND 1754-1838).

Citazione antica, carezzevole ed edulcorante, alta nobile e distaccata, illuminante ma inadeguata descrivere il verminaio putrescente che caratterizza il nostro oggi.

Dei poteri Costituzionali fanno parte anche i Giudici,organizzati e divisi in Tribunali.

Alcuni Giudici però sono spesso in conflitto con altri poteri dello stato.

Sbagliata quindi la citazione di Taylerand? Nemmeno per sogno, Taylerand allude ai rapporti tra poteri organizzati e cittadini.

I vari poteri  litigano tra loro spesso per spartirsi la  torta del potere, quasi mai litigano per gli interessi collettivi, frequentemente i vari  poteri si muovono nei confronti del cittadino in modo  monolitico come una falange.

Il cittadino prepari la torta, la faccia più grossa, la bulimia si impenna, così come il numero degli invitati al banchetto. In una distorsione della democrazia, se quelli che vivono a sbafffo sono la maggioranza, poche sono le speranze. Il paese arranca vuoi sotto il Partenone vuoi sotto il Colosseo. 

Il vero potere non abbisogna ne di supporto logico, ne di consenso, generalmente si organizza per dividere, decide cosa gli conviene poi cerca una giustificazione tra le seicentomila leggi che onorano il nostro stato di diritto, se la legge non la trova la inventa o la interpreta. La interpreta. Il potere non rispetta le leggi altrimenti che potere sarebbe.

In ogni caso le leggi devono essere rispettate dai cittadini cui benevolmente sono praticate mille attenuanti ed eccezioni, purché i reprobi non disturbino il manovratore. 

In caso contrario peggio per loro, se la sono cercata.

Altre volte la legge è solo minacciata, vera o fasulla che sia anche la minaccia più irreale potrà concretizzarsi in una persecuzione oggettiva e reale.

Dopo qualche decina d'anni potrà arrivare il proscioglimento,tanto più probabile se preceduto da confessione bolscevica o arrendevole mansuetudine anche di facciata.

Con questo non intendo dire che il male sta tutto da una parte, centinaia di migliaia di persone perbene hanno ruolo nei gangli istituzionali ma voce flebile, molte sono coscienti e si vergognano a barattare l'etica personale in cambio di appartenenza a categorie spesso privilegiate. A volte il privilegio è a livello di sussistenza, poco in cambio di nulla, una moltitudine di ignave cellule dormienti chiamate a rendere quando serve.

Molti dei cittadini sono dei farabutti, truffatori, mentitori, spregevoli piagnoni per professione e convenienza, buoni a nulla ma capaci di tutto.

Nulla però giustifica il sopruso istituzionalizzato, le istituzioni devono avere come riferimento la parte migliore di ciascuno di noi, una proiezione ideale del meglio è l'unico modo per costruire e mantenere la comunità che altro non può fare che  reggersi su valori positivi e condivisi.

A tutti e sempre è dovuta la presunzione di innocenza e buona fede , questa  va molto al di là della responsabilità penale ed è alla base del vivere civile.

Ogni persona che incontro è perbene, e non basteranno mille disillusioni a cancellare il credito preventivo verso altre persone.

Siccome però non sono scemo, basta anche molto poco a mettere in discussione la generosità di approccio.

Stupefacente al contrario che una montagna sia vista da altri come un granello di sabbia, nella vicenda di Romano d' Ezzelino la montagna è rappresentata da 9 profili di illegittimità che ho identificato in una perizia predisposta per l'unione Nazionale Consumatori che allego 

Perizia allegata.

Può essere interessante a scopo didattico-esemplificativo e per storicizzare raccontare alcune vicende che hanno per sfondo il:



Tribunale di Bassano del Grappa


Prima puntata


L'incipit è offerto dalla pubblicazione di una sentenza che accoglie il ricorso del Comune di Romano d' Ezzelino riformante la sentenza di primo grado del GDP inizialmente a favore del multato Mariotto Renzo.

La sentenza porta la data 13-06-2011 ma è stata depositata il 17-06-2011, le conclusionali degli avvocati sono state fatte in data 03-06-2011. Nel frattempo alcuni fatti  rilevanti si sono verificati all'interno del Tribunale, sono certo che quanti sono informati sui fatti sapranno trarre conclusioni. So essere paziente, ma non troppo. 

Certo che dalle date, il cittadino per una volta può dichiararsi soddisfatto della velocità della Giustizia.......  

Siamo tutti abituati ad alcune sentenze magiche dove il coniglio esce dal cappello, a volte abbiamo visto uscire dal cappello  tutta la stalla compreso lo stallatico. 

Nel caso di specie difficile celare lo stupore. 

Premessa 1) alla sentenza è la constatazione pacificamente acquisita che il Comune di Romano d' Ezzelino ha gestito l'intersezione semaforizzata in barba alle leggi attualmente in vigore, senza alcun rispetto delle prescrizioni di sicurezza, senza alcuna diligenza e cautela ed attenzione per il cittadino, utilizzandolo come pecora per la tosa.

Premessa 2) alla sentenza è la constatazione del tutto pacifica che il Comune di Romano d' Ezzelino ha adottato dei tempi incongrui a quelli desumibili da un progetto redatto secondo  leggi e norme vigenti fin dal 2001, integrate nel 2006 ed in disapplicazione di direttive ministeriali, come evidenziato dalla CTU Lucio Pardo.

Nella conoscenza di entrambe le premesse il Giudice sentenzia che: siccome l'intersezione è stata rifatta dal Comune nel 1998, non rientra nelle previsioni della legge vigente in quanto la legge decide per il futuro ed il Pardo si riferisce a leggi e circolari post 2001 quindi successive alla rivisitazione dell'intersezione semaforizzata.

L'apparecchiatura sanzionatrice invece è inserita dal Comune il 25/08/2006 dopo le leggi e circolari sopra richiamate, ma l'apparecchiatura è attinente al “ricevere dall'utente della strada”, mentre le leggi di cui sopra attengono al “dare all'utente della strada” in termini di garanzia e sicurezza.

Quindi anche l'inserimento della sanzionatrice automatica sfugge alle leggi di riferimento è può legittimamente espletare l'attività sanzionatoria nel semplice rispetto dell'omologazione esclusa ogni altra regola od incombenza.

Secondo il giudice pertanto:

Sono inapplicabili alla vicenda tutte le norme che attengono alla sicurezza, le incombenze manutentive e di verifica delle intersezioni, la verifica ed il controllo dei flussi, la verifica ed il controllo dell'incidentalità. Naturalmente sarebbe applicabile quanto descritto nel bollettino CNR1992 ma nessuno ha pensato di includere nella domanda di ricorso al Giudice tale elemento storico perché assorbito dalle norme recenti. Quindi l'esercizio secondo il Giudice è legittimo pur nell'arbitrio più assoluto, disattendendo così il principio ispiratore del c.d.s. che pone la sicurezza al primo posto.

Il Comune di Romano d' Ezzelino vanta storia antica, certamente esisteva negli anni 40 nel periodo pre costituzionale quindi giustamente non è soggetto al dettato Costituzionale, tant'è vero che gli è riconosciuto da Giudice uno status di diritto assolutamente squilibrato rispetto a quello riconosciuto al cittadino.

Il Comune di Romano d' Ezzelino vanta storia antica, come d'altronde il nome suggerisce, la sua vicenda precede l'Unità d'Italia e si identifica con la vicenda di Ezzelino da Romano, la cui ferocia in questa terra di Romano è ancora oggetto di rimpianto.

Nessun stupore quindi per la sentenza, è già tanto che al Comune non venga riconosciuto il diritto feudatario di prelievo forzato del cinquanta percento del grano a favore del reggente e che non sia richiesto con gentilezza ed in punta di spada dazio a quanti attraversano il territorio di assoluta potestà.

I sudditi itineranti ringrazino e Giudice e Sindaco per l'immeritata benevolenza.


In allegato :

Ricorso al GDP 

Sentenza del Tribunale del ricorso

della sentenza allego una analisi critica ottenuta con il contributo di terzi, la firmo io in quanto responsabile del sito

comparando ognuno può farsi un'opinione propria.

Ricorso per Cassazione?

Se il ricorso sarà ammesso la sentenza arriverà tra tre quattro anni ...... un tempo utile alla prescrizione di eventuali reati.

Già molto tempo è passato.... nella inattività della Procura pur sollecitata. 

Per quanto riguarda la Sentenza sarà immediato il ricorso in Cassazione

Ma in parallelo, a tutti gli attori sarà presentato il conto..

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Notizie ai naviganti: 

Se qualcuno vuole querelarmi faccia presto, prima che Arrighetti si impossessi dei miei beni, potrà così accedere alla spartizione.

Se qualcuno vuole chiudermi la bocca si attivi per ottenere provvedimenti cautelari personali, sappia però che metto la mia firma su articoli di molti anonimi, che gli articoli  continueranno anche me coatto, Volutamente ho concentrato le le responsabilità in un'unica persona, credo tutti l'abbiano  intuito data  la mole di argomentazioni  prodotte.

Attualmente venetoonline è su un server degli Stati Uniti, ma in ogni momento un redirect può dirottare verso un server in Cina in Russia o in Corea del Sud.

Lo so che è seccante non riuscire a controllare l'informazione critica, si potrebbe pensare ad aiuti di stato per stimolare l'autocensura ed  addomesticare questa opposizione, solitamente un rivoluzionario si trasforma in buracrate se gli mettono a disposizione una poltrona.

Fine della prima puntata.

Antonio Menegon

Sommario link

Perizia allegata per Unione Nazionale Consumatori

Ricorso al GDP di Bassano del Grappa

Sentenza del Tribunale di Bassano del Grappa su ricorso del Comune di Romano d' Ezzelino

Analisi critica della sentenza del Tribunale di Bassano del Grappa