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Omologazione TRaffiphot 3G della ditta Limblad&Piana anno 2000 |
Quinta Sezione Seduta del 03.05.2000 Voto n° 55 Oggetto: AFFARI GENERALI – Richiesta di approvazione del documentatore fotografico di infrazioni commesse ad incroci regolati da semaforo, denominato “TRAFFIPHOT III G” della ditta LINDBLAD & PIANA S.r.l. LA SEZIONE VISTA la nota n. 1132 in data 16.02.2000 con la quale l’Ispettorato Generale per la Circolazione e la Sicurezza Stradale ha trasmesso, per esame e parere, l’affare in oggetto; VISTE le proprie note di richiesta di integrazioni n. 129 in data 14 marzo 2000 e n. 193 in data 28 aprile 2000 e le relative risposte dell’Ispettorato Generale Circolazione e Sicurezza Stradale n. 2421 in data 5 aprile 2000 e n. 2915 in data 2 maggio 2000; ESAMINATI gli atti pervenuti; UDITA la Commissione relatrice (D’ANTONIO, RANZO, VECA, INZITARI). PREMESSO Con nota prot. n. 1132 in data 16/2/2000, l’Ispettorato Generale per la Circolazione e la Sicurezza stradale ha trasmesso per esame e parere l’istanza relativa al documentatore fotografico di infrazioni commesse ad incroci regolati da semaforo, denominato “TRAFFIPHOT – IIIG” della ditta LINDBLAD e PIANA. Per un’illustrazione della questione sottoposta all’esame della Sezione, si riportano i principali aspetti desunti dalla Relazione istruttoria dell’Ispettorato proponente. Con istanza in data 22 settembre 1999, la Ditta LINDBLAD & PIANA S.r.l. con sede in Roma – Via Mugello n. 70 – rappresentante per l’Italia della Casa Tedesca Robot Foto und Electronic G.m.b.H. di Dusseldorf in Hildenner Strasse 57 (Germania) – ha chiesto l’approvazione del documentatore fotografico di infrazioni in area semaforica denominato TRAFFIPHOT-III G. Con successive note 19.11.99, 14.3.2000 e 2.5.2000, la ditta anzidetta ha trasmesso atti integrativi relativi all’istanza 22.9.99. La macchina fotografica componente il dispositivo, denominata Robot Motor-Recorder 36DFP è la stessa di quella incorporata al misuratore di velocità denominato “TRAFFIPAX-SPEEDOPHOT” già approvato con D.M. n. 1969 del 6.8.93. La Ditta “LINDBLAD & PIANA S.r.l.” ha allegato alla richiesta di approvazione 3 attestati dell’Amministrazione Comunale di Brescia sul regolare funzionamento del documentatore fotografico in occasione della sperimentazione dell’apparecchiatura avvenuta in 5 periodi diversi e precisamente: · Dal 24.2.99 al 25.3.99 · Dal 26.3.99 al 26.5.99 · Dal 27.5.99 al 27.7.99 · Dal 28.7.99 al 21.9.99 · Dal 22.9.99 al 22.10.99 Il TRAFFIPHOT III-G è un apparecchio per la rilevazione fotografica del passaggio di veicoli con il semaforo rosso con il seguente funzionamento: · Durante la fase verde, l’impianto è inattivo. Quando il semaforo segnala giallo, l’apparecchio si mette in attesa. Al momento del segnale rosso, l’apparecchio entra in azione ma se nessun veicolo passa sopra le spire, l’apparecchio rimane inattivo. Se invece passa un veicolo, la centralina invia il comando alla macchina fotografica, che scatta 2 fotogrammi con un certo intervallo. L’apparecchiatura è composta dalle seguenti tre parti principali: 1. la parte esterna, è una custodia da montare su un palo ø 108 mm in acciaio, sportello con due serrature di sicurezza, due finestre circolari con vetri da 13,5 mm per la macchina fotografica e per il flash elettronico. All’interno è montata una morsettiera per il collegamento con alimentazione di 220V 50Hz, alla centralina semaforica ed alle spire d’induzione. 2. La parte interna è un rack del tipo “plug-in” che contiene: - Una centralina a microprocessori con display LCD con pulsanti per l’impostazione; - Datario, orologio e batteria a litio per mantenere le impostazioni nel caso di mancanza rete; - Una scheda “plug-in” per le spire d’induzione per 2 o in alternativa per 3 corsie; - Una macchina fotografica ROBOT MOTOR RECORDER 36DFP con obiettivo esposimetro automatico e caricatore per 800 fotogrammi. - Un flash fotografico a luce bianca con l’apposito generatore. 3. Due spire d’induzione, ubicate sotto l’asfalto, per ogni corsi da controllare. Le spire servono per due motivi: - Indicazione della presenza di un veicolo durante le fasi giallo e rosso. - Misurazione della velocità. La macchina fotografica automatica viene comandata dalla centralina del semaforo e da bobine d’induzione (2 per ogni corsia) ubicate sotto l’asfalto. Nel caso che un veicolo prosegua la sua marcia, nonostante il semaforo segnali rosso, vengono scattate 2 fotografie. Il primo fotogramma viene scattato immediatamente al momento del passaggio del veicolo sopra la prima bobina. Il secondo fotogramma scatta dopo un intervallo regolabile da 0,5 a 5 secondi. Le due bobine non servono soltanto per indicare il passaggio ma anche per misurare la velocità del veicolo al momento del passaggio. Difatti per evitare contestazioni, viene impressa sul fotogramma la velocità di transito, a conferma che il veicolo non stava fermo durante le riprese fotografiche. Il sistema di misurazione della velocità funziona mediante il circuito di induzione e misura il tempo di passaggio del veicolo da una spira all’altra. Le spire utilizzate sono le stesse che rilevano un eventuale passaggio durante la fase rossa. Per rilevare la velocità occorre che il veicolo transiti ad una velocità compresa tra 20 e 255 km/h. Una velocità inferiore ai 20km/h non è pertanto indicata sulle fotografie. Si evidenzia che, a parere dell’Ispettorato, “quest’ultimo aspetto sembrerebbe una limitazione del dispositivo. Però, considerato che il suo utilizzo è finalizzato appare esclusivamente come documentatore fotografico, la limitazione sopra evidenziata appare ininfluente ai fini dell’efficienza del dispositivo stesso”. In alto sulle fotografie vengono visualizzati con scrittura in rosso, su 2 righe, i seguenti dati che confermano l’avvenuta infrazione e che indicano: - Km/h; la velocità con la quale il veicolo è passato con il rosso. - Time; ora, minuto e secondo dell’avvenuta infrazione. - Date; giorno, mese ed anno dell’avvenuta infrazione. - Codice; definito dal Comune per identificare il semaforo, l’ubicazione ecc. - Amb 1; il tempo, in secondi, trascorso dall’inizio del “giallo” al momento del passaggio. - Red 1; il tempo, in secondi, trascorso dall’inizio del “rosso” al momento del passaggio. - Foto; il numero del fotogramma sul rullino; la lettera A indica il primo e la B il secondo fotogramma dell’infrazione. - Sp-lim; L1…2…3…ecc. può indicare il numero della corsia, sia centrale o laterale o della direzione, secondo una codifica del Comune. Come informazione aggiuntiva può essere indicato il limite di velocità vigente sulle strade in esame. Come già detto l’apparecchio è composto di 2 parti principali: la custodia esterna in acciaio e la circuitistica interna di tipo “plug-in”. Il collegamento dei cavi elettrici è effettuato su una morsettiera posta all’interno della custodia. I cavi passano nel foro centrale e all’interno del palo di fissaggio, e sono collegati alla centrale semaforica. La parte interna è provvista di un alimentatore che trasforma la tensione di rete in bassa tensione per l’alimentazione dei vari circuiti elettronici e per le spire d’induzione. Dalla documentazione allegata risulta che la custodia esterna ha un grado di protezione IP 55. Nell’istanza in data 22.9.99 la ditta LINDBLAD & PIANA S.r.l. ha dichiarato che il TRAFFIPHOT-III G è stato omologato nei seguenti paesi dell’Unione Europea: Belgio, Germania, Gran Bretagna, Spagna e Svezia; con nota in data 10.12.99 la stessa ditta ha trasmesso copia, in lingua inglese, dell’omologazione del dispositivo rilasciata in Gran Bretagna. Il campo di applicazione dell’apparecchiatura è limitato ai casi in cui si ritenga opportuno fornire al vigile di servizio un ausilio per evitare, ad esempio, errori nella lettura e trascrizione manuale delle targhe dei veicoli in infrazione, e sia in funzione, oltre l’incrocio, altra lanterna di ripetizione del segnale, in posizione tale da poter essere inquadrata nel campo di visuale dell’apparecchio fotografico. Alla richiesta di approvazione sono state allegate fotografie scattate dal dispositivo, ulteriori indicazioni sul documentatore di infrazione e le relative istruzioni per l’uso dello stesso e la ricevuta del versamento. L’Ispettorato, “ritenuto che il dispositivo per il quale viene richiesta l’approvazione non è in contrasto con le disposizioni vigenti e considerato che la sperimentazione del dispositivo effettuata presso l’Amministrazione Comunale di Brescia ha avuto esito positivo,” ha espresso parere “che il documentatore fotografico di infrazioni in area semaforica denominato “TRAFFIPHOT III-G”, presentato dalla Ditta LINDBLAD & S.r.l. con sede in Roma risponda alle funzioni per le quali è stata richiesta l’approvazione”. Questa Sezione, a seguito di un primo esame istruttorio della documentazione trasmessa, con note in data 14.3.2000 e 28.4.2000, ha richiesto atti integrativi relativi al prototipo dell’apparecchiatura, nonché alla geometria delle spire d’induzione, all’intensità del campo elettromagnetico, alla frequenza dell’oscillazione in condizioni di assenza di autovetture ed alla massima corrente che passa nelle spire della bobina stessa nelle condizioni di massimo assorbimento. CONSIDERATO L’Ispettorato Generale proponente non ha ritenuto di dover evidenziare alcuna particolarità sul dispositivo e lo ritiene rispondente alle norme vigenti nel settore. Il dispositivo documentatore fotografico di infrazioni denominato “TRAFFIPHOT-III G” appare idoneo alla finalità per la quale è stato progettato. La sperimentazione effettuata conferma la validità e la funzionalità del dispositivo. Tutto ciò premesso e considerato, la Sezione all’unanimità E’ DEL PARERE CHE la richiesta avanzata dalla Ditta LINDBLAD & PIANA S.r.l. di Roma di approvazione del dispositivo documentatore fotografico di infrazioni denominato “TRAFFIPHOT-IIIG” sia meritevole di accoglimento. PER COPIA CONFORME IL SEGRETARIO |